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Cos’è la Ballroom che Trump vuole costruire alla Casa Bianca (e quanto costerà)
August 7, 2025 at 2:30 PM
by Redazione
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Dimensioni, stile e finalità della nuova Ballroom

Il nuovo salone delle feste sorgerà nell’area occupata attualmente dall’East Wing, che sarà in parte demolita e ricostruita. Il progetto, curato dall’architetto Jim McCrery — scelto per il suo stile fortemente classico — prevede uno spazio di circa 90.000 piedi quadrati (oltre 8.300 metri quadrati) e una capienza fino a 650 ospiti seduti, che triplica quella della attuale East Room, oggi limata a circa 200 presenze.

L’architettura sarà ispirata al neoclassicismo della Casa Bianca originaria. Le immagini diffuse richiamano un ambiente sontuoso, con colonne corinzie, decorazioni, soffitti a cassettoni con intarsi dorati, grandi finestre ad arco con vista sui giardini sud e, immancabili, lampadari di cristallo. Trump avrebbe tratto ispirazione sia da palazzi storici sia dagli interni dei suoi hotel di lusso, e ha ribadito che il nuovo intervento “rispetterà e valorizzerà la storia dell’edificio presidenziale”.

Il progetto risponde anche a una reale esigenza logistica: da oltre cento anni ogni presidente ha dovuto ospitare i maggiori ricevimenti di Stato in tensostrutture temporanee, spesso criticate per l’impatto estetico e le difficoltà pratiche in caso di maltempo. La nuova sala non cambierà la residenza centrale, ma offrirà uno spazio adeguato sia per eventi diplomatici che per celebrazioni nazionali, valorizzando l’eredità storica della Casa Bianca.

Quanto costerà e chi paga

Il costo stimato per la costruzione della Ballroom sfiora i 200 milioni di dollari. Secondo quanto dichiarato dalla portavoce della Casa Bianca, Karoline Leavitt, e ribadito dallo stesso presidente, la cifra sarà coperta interamente da Trump e da una rete di donatori privati, rimasti al momento anonimi. Si tratterebbe dunque di fondi privati e non pubblici, sebbene alcuni osservatori abbiano mosso critiche circa la trasparenza e la possibilità di influenze da parte dei donatori.

I lavori dovrebbero iniziare a settembre 2025 e concludersi “ben prima del termine del mandato presidenziale”, nel gennaio 2029, secondo le stime ufficiali. L’azienda responsabile sarà Clark Construction, tra i partner principali anche AECOM per l’ingegneria e il coordinamento tecnico. Durante il cantiere, gli uffici oggi presenti nell’East Wing — compresi quelli della First Lady — saranno trasferiti temporaneamente, ma la Casa Bianca assicura massima continuità alle funzioni istituzionali.

Una sfida tra ambizione, eredità e controversie

Il progetto della Ballroom è stato a lungo desiderato da Trump: già nel 2010 e nel 2016 aveva proposto a Barack Obama di costruirla a sue spese, senza successo. Oggi la sala arriva in un momento di crescenti necessità per eventi presidenziali, ma trova anche critiche da parte di storici della conservazione e dell’opinione pubblica, che sottolineano il rischio di un intervento troppo invasivo rispetto alla storia e all’iconografia della residenza presidenziale.

In ogni caso, una volta costruita, la Ballroom rimarrà un lascito tangibile dell’amministrazione Trump, destinata a diventare scenario di eventi storici e crocevia di diplomazia internazionale, a prescindere dalle polemiche che oggi la accompagnano.

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