Benvenuto! Leggi qui i nostri
Termini e condizioniL’Ordine di Sant’Agostino, noto anche come Ordine degli Eremitani di Sant’Agostino (sigla O.S.A.), nasce ufficialmente nel XIII secolo, anche se la tradizione ne fa risalire le origini direttamente allo stesso Agostino e alle sue prime comunità monastiche in Africa tra IV e V secolo. Nel 1243 papa Innocenzo IV invitò diverse comunità eremitiche del Lazio a riunirsi in una sola congregazione, dando così vita a una nuova famiglia religiosa fondata sulla Regola scritta da Agostino. L’unificazione fu sancita nel 1256 da papa Alessandro IV, con la cosiddetta “Grande Unione” che riunì eremiti di diverse regioni italiane sotto la guida di un priore generale.
Fin dai primi secoli, gli Agostiniani si distinsero per la loro dedizione allo studio, alla predicazione e all’attività missionaria. Nel corso del Rinascimento e dell’Umanesimo, l’ordine conobbe poi una grande espansione, aprendo missioni in Europa, nelle Americhe, in Asia e in Africa. Nel 1551 fu fondata la prima comunità agostiniana a Lima, in Perù, terra in cui lo stesso Leone XIV ha svolto a lungo la sua missione.
Il Settecento segnò tuttavia una fase di crisi, con la soppressione di numerosi monasteri da parte dell’imperatore Giuseppe II, ma l’ordine fu salvato nella seconda metà dell’Ottocento da papa Leone XIII. Oggi gli Agostiniani sono presenti in 47 Paesi con circa 2.800 frati, impegnati soprattutto in opere di carità, educazione e missione.
Spiritualità, carisma e figure illustri
La spiritualità agostiniana si fonda sulla Regola di Sant’Agostino, uno dei testi monastici più brevi ma densi di significato, che pone al centro la vita comune, la carità, la povertà, l’ascesi, la castità, il perdono e l’obbedienza. Il motto dell’ordine, “Charitas et Scientia” (Amore e scienza), riflette l’eredità culturale lasciata da Agostino: gli Agostiniani sono da sempre dediti all’approfondimento della filosofia e della teologia, alla diffusione degli studi e alla formazione dei giovani.
La devozione a Maria e l’impegno nella predicazione e nell’educazione sono tratti distintivi dell’ordine, che nel corso dei secoli ha dato i natali a figure di rilievo: tra loro Martin Lutero, che prima della Riforma fu frate agostiniano, e Gregor Mendel, abate e padre della genetica moderna. La sede centrale dell’ordine è a Roma, e ogni anno gli Agostiniani partecipano a celebrazioni importanti come quelle per Santa Rita da Cascia.
Sant’Agostino: un rivoluzionario della fede
Sant’Agostino d’Ippona (354-430 d.C.) è una delle personalità più influenti della storia del cristianesimo. Filosofo, teologo e vescovo, Agostino ha segnato la spiritualità occidentale con opere come le “Confessioni” e “La città di Dio”. La sua frase più celebre, “Ama e fa ciò che vuoi”, riassume una visione rivoluzionaria della fede: non una religione fatta solo di regole, ma un’esperienza di amore e ricerca della verità.
Agostino fu un innovatore: introdusse la vita comune tra i religiosi, promosse il dialogo tra fede e ragione, e gettò le basi per una teologia che ancora oggi ispira la Chiesa. La sua regola, adottata da numerosi ordini, continua a essere un punto di riferimento per chi sceglie la via della consacrazione religiosa.
Un’eredità viva
L’Ordine di Sant’Agostino, a cui appartiene il nuovo Papa Leone XIV, rappresenta ancora oggi un pilastro della Chiesa: una comunità di studiosi, missionari e uomini di carità, custodi di una tradizione che unisce spiritualità, cultura e servizio agli ultimi. Un’eredità che, come ha ricordato il Pontefice nel suo primo discorso, continua a illuminare il cammino della Chiesa nel mondo contemporaneo.