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Come si andava in palestra nell’antica Grecia?
March 23, 2025 at 9:30 PM
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Oggi la palestra è un luogo in cui allenarsi per mantenere la forma, ma nell’antica Grecia aveva una funzione molto più complessa. Era un centro di formazione fisica, morale e persino intellettuale per i giovani cittadini. L’attività fisica era considerata fondamentale per la crescita dell’individuo, non solo dal punto di vista atletico ma anche educativo e sociale. Tuttavia, le differenze tra le città-stato greche, come Atene e Sparta, rendevano l’approccio all’allenamento molto diverso a seconda della località. Ecco i dettagli.

La palestra nell’antica Grecia: un luogo di formazione globale

Il termine "palestra" deriva dal greco palé (lotta), perché era proprio questa disciplina a essere al centro dell’allenamento nel mondo antico. Le palestre erano ampi spazi all’aperto, spesso affiancati da strutture coperte, in cui i giovani (detti 'epheboi') si allenavano sotto la guida dei 'paidotribai' (insegnanti di ginnastica). Gli allenamenti non si limitavano alla sola attività fisica: in questi ambienti, infatti, si insegnavano congiuntamente anche filosofia, musica e altre materie di carattere culturale.

Gli esercizi più diffusi nelle antiche palestre

Nella palestra greca si praticavano diverse tipologie di esercizi, molti dei quali presenti ancora oggi, anche se in forme più evolute e complesse. Ad esempio:

  • La lotta (palé): una delle attività più prestigiose, che richiedeva forza e tecnica
  • La corsa (stadion): fondamentale nelle competizioni, con diverse distanze da percorrere
  • Il salto in lungo: praticato con l’uso di pesi chiamati halteres, che aiutavano nell’elevazione
  • Il lancio del disco e del giavellotto: utili per sviluppare potenza e coordinazione
  • Il pugilato: praticato con rudimentali fasce di cuoio intorno alle mani per protezione.

Questi esercizi erano spesso preparatori per le competizioni sportive, come i Giochi Olimpici, e servivano anche per addestrare e temprare i giovani alla guerra.

Le differenze tra Atene e Sparta

Atene e Sparta, le due città-stato più importanti della Grecia antica, avevano concezioni molto diverse della palestra:

  • Ad Atene, l’allenamento era finalizzato alla formazione dell’uomo completo. Quindi tendeva a equilibrare sviluppo fisico e intellettuale. I giovani ateniesi si esercitavano per diventare cittadini attivi, abili sia nella retorica che nella difesa della città
  • A Sparta, invece, l’educazione fisica era dura e mirata esclusivamente alla guerra. Fin dall’infanzia, i ragazzi (e in parte anche le ragazze) venivano sottoposti a un addestramento fisico rigoroso, fatto di lotta, corsa e sopravvivenza in condizioni estreme. La resistenza al dolore e alla fatica era fondamentale.

Altre curiosità sulla palestra greca

  • Gli atleti si allenavano nudi e cosparsi d’olio per proteggere la pelle e ridurre l’attrito durante gli esercizi
  • Dopo l’allenamento, gli atleti si pulivano con uno ‘strigile’, una sorta di raschietto per rimuovere sudore e polvere
  • Le palestre erano frequentate solo da uomini: le donne, ad eccezione delle spartane, non partecipavano all’allenamento fisico
  • Il filosofo Platone era un grande sostenitore dell’educazione fisica e considerava la palestra un luogo essenziale per la formazione dell’individuo.

In conclusione, le palestre dell’antica Grecia non erano semplici luoghi di allenamento, ma istituzioni fondamentali per la crescita dei giovani, sia a livello fisico che mentale. Questo modello di formazione ha influenzato profondamente l’educazione e lo sport nel mondo occidentale, gettando le basi per il concetto moderno di benessere e preparazione atletica. Oggi, pur con finalità diverse, la palestra continua ad essere uno spazio di crescita personale e disciplina, proprio come nella Grecia di un tempo.

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