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Termini e condizioniNel panorama oncologico italiano irrompe HyperSight, un sistema di imaging diagnostico integrato con l'intelligenza artificiale, che sta ridefinendo gli standard della radioterapia adattativa. Presentato nel marzo 2025 all’IRCCS Sacro Cuore Don Calabria di Negrar (Verona), questo strumento combina precisione millimetrica e velocità record, e apre così nuove frontiere nel trattamento dei tumori solidi.
Come funziona la tecnologia
HyperSight è un software avanzato che potenzia Ethos, una piattaforma di radioterapia guidata da AI già operativa dal 2022. Mentre Ethos adattava il piano terapeutico in tempo reale alle variazioni anatomiche del paziente, HyperSight aggiunge una risonanza magnetica ad altissima risoluzione, capace di catturare immagini tumorali con un livello di dettaglio senza precedenti.
Il sistema opera attraverso due fasi cruciali:
Questa sinergia riduce l’intera seduta a pochi minuti, contro i 15-20 minuti dei metodi tradizionali.
I vantaggi per i pazienti
La rivoluzione di HyperSight si traduce in quattro benefici principali:
Un cambio di paradigma clinico
L’integrazione con Ethos trasforma la radioterapia da procedura statica a processo dinamico. "Ogni seduta diventa un trattamento su misura: HyperSight corregge in tempo reale gli spostamenti d’organo causati dalla respirazione o dal riempimento della vescica", spiega a questo proposito il prof. Filippo Alongi, direttore del Dipartimento di Radioterapia dell’IRCCS di Negrar.
Sebbene attualmente disponibile solo in pochi centri al mondo, HyperSight rappresenta un modello replicabile. La sua architettura modulare lo rende adattabile a diverse apparecchiature, e fa ipotizzare un’adozione più ampia entro il 2026.
Con un costo stimato di 4 milioni di euro per l’intero sistema, la sfida resta però l’accessibilità. Anche se va sottolineato che i risparmi indiretti (-40% di costi logistici per le famiglie) e l’aumento di efficacia clinica potrebbero giustificare investimenti su larga scala.
Concludendo, questa tecnologia non cancella la malattia, ma la colpisce con una precisione che fino a tre anni fa sembrava fantascienza. Come sottolinea ancora Alongi: "Oggi abbiamo uno strumento che trasforma la radioterapia da terapia palliativa a arma definitiva in molti casi oncologici".