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Termini e condizioniCome cambia l’accesso a Medicina: dal test al 'semestre filtro'
La novità principale è l’eliminazione del test nazionale a quiz, che per anni ha rappresentato uno degli ostacoli più temuti dagli aspiranti camici bianchi. Al suo posto arriva il cosiddetto “semestre filtro”: tutti gli studenti potranno iscriversi liberamente al primo semestre dei corsi di Medicina, Odontoiatria e Veterinaria, senza alcuna selezione iniziale. Durante questo periodo, gli iscritti dovranno frequentare corsi obbligatori e sostenere esami su tre materie fondamentali: chimica e propedeutica biochimica, fisica e biologia. Ogni esame vale 6 crediti formativi universitari (CFU), per un totale di 18 CFU da acquisire entro la fine del semestre.
La selezione: chi passa al secondo semestre?
La vera selezione avverrà solo al termine del semestre filtro. Potranno accedere al secondo semestre solo gli studenti che avranno superato tutti gli esami previsti e che si collocheranno in posizione utile nella graduatoria nazionale di merito, stilata in base ai risultati ottenuti. Non sarà quindi più un test unico a determinare l’accesso, ma la reale capacità di affrontare e superare esami universitari, secondo standard uniformi. Il cosiddetto “numero programmato” non viene abolito, ma la selezione avviene dopo un primo periodo di formazione aperta.
Iscrizione doppia e percorsi alternativi
Un’altra novità importante riguarda l’iscrizione: chi si iscrive a Medicina dovrà obbligatoriamente registrarsi anche a un corso affine dell’area biomedica, sanitaria o veterinaria, come seconda scelta. Se non si supera il semestre filtro, i crediti acquisiti saranno riconosciuti e potranno essere utilizzati per proseguire gli studi nel corso affine scelto, evitando così sprechi di tempo e risorse. Questo sistema mira a valorizzare il percorso di ogni studente, tutelando le ambizioni ma anche offrendo valide alternative.
Obiettivi e critiche alla riforma
Secondo il Ministro Bernini, la riforma vuole “valorizzare vocazioni e merito”, archiviando un sistema di selezione che spesso penalizzava studenti motivati e favoriva chi poteva permettersi costosi corsi di preparazione. L’obiettivo è anche quello di formare più medici, rispondendo così alla carenza di personale sanitario prevista nei prossimi anni. Tuttavia, non mancano le critiche: alcune associazioni di medici temono un abbassamento della qualità formativa e sottolineano che il numero programmato resta, solo spostato più avanti nel percorso.
Un cambiamento epocale
L’addio al test di Medicina segna in ogni caso un cambio di passo epocale per migliaia di studenti. Da settembre 2025, l’accesso sarà aperto, e la selezione diventerà in teoria più meritocratica e basata sulle reali capacità dimostrate durante il percorso universitario.
Resta tuttavia da vedere come le università gestiranno l’aumento degli iscritti al primo semestre e se il nuovo sistema riuscirà davvero a coniugare inclusione, qualità e meritocrazia. Di certo, per chi sogna il camice bianco, si apre una nuova era fatta di opportunità ma anche di sfide incerte.