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Termini e condizioniCos’è il samario e perché è così prezioso
Il samario è un metallo argenteo della famiglia dei lantanidi, caratterizzato da proprietà magnetiche, ottiche e catalitiche uniche. La sua principale applicazione industriale è nella produzione di magneti al samario-cobalto, materiali che mantengono la loro potenza magnetica anche a temperature estreme e in condizioni di forte stress meccanico. Questi magneti sono insostituibili in settori dove la resistenza al calore è fondamentale: quindi motori elettrici per missili, jet militari, droni, sistemi radar, attuatori di precisione e sistemi di puntamento avanzati.
Un esempio concreto: ogni caccia F-35, uno degli aerei da combattimento più sofisticati al mondo, contiene circa 50 libbre (oltre 20 kg) di magneti al samario-cobalto prodotti quasi esclusivamente in Cina. Senza questi componenti, la produzione di jet, missili guidati, munizioni di precisione e persino alcune tecnologie civili come i reattori nucleari e i dispositivi di imaging medico risulterebbe impossibile o estremamente limitata.
Il monopolio cinese e le tensioni geopolitiche
La Cina produce oggi la totalità del samario disponibile sul mercato globale, controllando sia l’estrazione che la raffinazione e la produzione dei magneti permanenti. Secondo il centro studi CRU, Pechino gestisce il 90% della produzione mondiale di terre rare e il 100% di quella di samario. Questo dominio si è rafforzato negli ultimi mesi, dopo che il governo cinese ha imposto nuove restrizioni all’export di sette terre rare critiche, tra cui il samario, in risposta alle tensioni commerciali con gli Stati Uniti e all’inasprimento dei dazi reciproci.
Dal 4 aprile 2025, chiunque voglia acquistare samario o magneti derivati deve ottenere una licenza speciale dal Ministero del Commercio cinese, con procedure poco trasparenti e tempi di attesa imprevedibili. La mossa è stata giustificata da Pechino come una misura di “protezione della sicurezza nazionale” e di rispetto degli obblighi internazionali in materia di non proliferazione. In realtà, la decisione ha avuto un impatto immediato sui mercati globali e sulle catene di approvvigionamento militari, costringendo Stati Uniti, Europa e Giappone a cercare in fretta fornitori alternativi o materiali sostitutivi, al momento inesistenti su larga scala.
Un rischio strategico per la difesa occidentale
La dipendenza dal samario cinese è considerata dagli esperti una delle principali vulnerabilità delle industrie militari occidentali. Senza questi magneti, la produzione di jet, missili, radar e sistemi di difesa avanzati sarebbe compromessa. Lockheed Martin, il colosso americano della difesa, utilizza decine di chili di magneti al samario-cobalto per ogni F-35 prodotto, mentre i sistemi Aegis, i droni e molti altri strumenti di nuova generazione non possono essere realizzati senza questa risorsa.
Negli Stati Uniti, la questione è diventata prioritaria nei recenti colloqui commerciali con la Cina, ma molti analisti dubitano che Pechino sia disposta a rinunciare al suo vantaggio strategico. Il rischio è che, in caso di crisi internazionale o di escalation militare, la fornitura di samario venga interrotta, mettendo in difficoltà la capacità produttiva di armi e tecnologie critiche in Occidente.
In sintesi, il samario è oggi uno degli elementi chiave della competizione tecnologica e militare globale. La sua disponibilità, controllata quasi esclusivamente dalla Cina, rappresenta un fattore di potere e di vulnerabilità strategica per tutte le economie avanzate. Finché non saranno sviluppate alternative industriali o materiali sostitutivi, il samario resterà l’“arma invisibile” di Pechino nel grande scacchiere delle terre rare.