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Curiosità: quali sono i poteri effettivi del Re d’Inghilterra?
May 3, 2025 at 8:30 AM
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Un ruolo prevalentemente cerimoniale

Il Re svolge soprattutto funzioni cerimoniali e di rappresentanza. Tra i suoi compiti ufficiali vi sono la nomina del Primo Ministro – che, per consuetudine, è il leader del partito di maggioranza alla Camera dei Comuni – e la partecipazione a cerimonie come l’apertura dello Stato parlamentare, durante la quale pronuncia il “discorso della Corona” che illustra i piani del governo. Il Re ospita capi di Stato in visita, incontra ambasciatori e rappresenta il Regno Unito in occasioni ufficiali, mantenendo un ruolo di prestigio anche come capo del Commonwealth, l’associazione che riunisce 56 Paesi e oltre 2,5 miliardi di persone.

I poteri formali: la prerogativa reale

Formalmente, il monarca possiede una serie di poteri noti come “prerogative reali”. Questi includono:

  • Nominare e licenziare ministri
  • Regolamentare il servizio civile
  • Rilasciare passaporti
  • Dichiarare guerra e fare la pace
  • Negoziare e ratificare trattati internazionali
  • Comandare le forze armate

Tuttavia, nella pratica, questi poteri sono esercitati dal Primo Ministro e dal governo, che agiscono in nome del Re ma secondo la volontà del Parlamento e le consuetudini costituzionali. L’approvazione reale (Royal Assent) è necessaria perché una legge votata dal Parlamento entri in vigore, ma l’ultima volta che fu negata risale al 1708.

I 'tre diritti' del sovrano

Come sintetizzato dal celebre studioso Walter Bagehot, i poteri effettivi del monarca si riducono a tre diritti fondamentali:

  • Il diritto di essere consultato
  • Il diritto di consigliare
  • Il diritto di mettere in guardia

Il Primo Ministro incontra regolarmente il Re per informarlo sulle questioni di governo, ma questi incontri restano privati e non hanno effetti vincolanti sulle decisioni politiche.

Limiti e garanzie

Il Re deve mantenere un’assoluta imparzialità politica e non può intervenire direttamente nelle scelte del governo. Non può imporre nuove tasse, modificare le leggi o esercitare poteri di veto reale, se non in casi estremamente teorici e mai verificatisi da oltre tre secoli. La sua funzione è quella di garante della continuità dello Stato e dell’unità nazionale, oltre che di simbolo della tradizione e della storia britannica.

In sintesi, i poteri effettivi del Re d’Inghilterra sono oggi quasi esclusivamente simbolici e cerimoniali. La monarchia britannica rappresenta la stabilità e la tradizione, ma il potere vero è saldamente nelle mani del Parlamento e del governo eletto. E il sovrano resta garante e testimone delle istituzioni, ma non protagonista delle scelte politiche del Paese.

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