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Harvard, cosa succederà agli studenti internazionali dopo il bando di Trump
May 23, 2025 at 10:30 AM
by Redazione
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La motivazione ufficiale del bando, comunicata dal segretario Kristi Noem, riguarda presunte violazioni legate alla sicurezza del campus e sospetti legami con entità straniere, in particolare la Cina. Questa misura coinvolge circa 6.800 studenti stranieri attualmente iscritti a Harvard, i quali dovranno ora affrontare un futuro incerto.

Secondo il DHS, Harvard avrebbe tollerato un ambiente ostile all’interno del campus, permettendo ad “agitatori anti-americani e pro-terroristi” di aggredire studenti, in particolare appartenenti alla comunità ebraica. Inoltre, l’agenzia federale ha accusato l’università di collaborare con il Partito Comunista Cinese, citando anche presunte attività di addestramento a membri di gruppi paramilitari cinesi nel 2024. Queste accuse hanno portato alla revoca immediata della certificazione che consente a Harvard di iscrivere studenti stranieri.

Le conseguenze per gli studenti internazionali

Gli studenti internazionali già iscritti a Harvard si trovano ora di fronte a una scelta obbligata: trasferirsi presso altre università statunitensi per mantenere il loro status legale nel Paese oppure rischiare di perdere il permesso di soggiorno. Questa situazione crea un clima di grande incertezza e preoccupazione per migliaia di giovani provenienti da oltre 100 Paesi, che rappresentano più di un quarto della popolazione studentesca di Harvard, soprattutto nei corsi di laurea magistrale e dottorato.

La reazione di Harvard al bando

L’università ha definito la decisione “illegale” e “una ritorsione” politica, sottolineando come questa misura metta a rischio non solo la carriera accademica degli studenti, ma anche la missione educativa e di ricerca della prestigiosa istituzione. Harvard ha annunciato che sta lavorando per assistere gli studenti colpiti e ha ribadito il proprio impegno nel mantenere un ambiente inclusivo e sicuro per tutti.

Prospettive e sviluppi futuri

Per poter tornare a iscrivere studenti internazionali, Harvard dovrà fornire entro 72 ore una documentazione dettagliata che identifichi gli studenti stranieri coinvolti in proteste o attività considerate pericolose dalle autorità federali. La situazione resta in evoluzione e rappresenta un caso emblematico delle tensioni politiche e diplomatiche che influenzano anche il mondo accademico.

In sintesi, il bando imposto dal governo Trump a Harvard rischia di modificare profondamente la vita di migliaia di studenti internazionali, mettendo così in discussione la tradizionale apertura delle università americane e sollevando interrogativi sulle libertà accademiche e sulla politica migratoria degli Stati Uniti.

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