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Termini e condizioniNegli ultimi anni, la tecnologia spaziale ha fatto passi da gigante, grazie anche alle innovazioni portata avanti da SpaceX, l'azienda spaziale di Elon Musk. Una delle più grandi rivoluzioni introdotte da SpaceX è stata quella dei razzi ‘riutilizzabili’, che hanno cambiato radicalmente il modo in cui guardiamo alla corsa allo spazio. Ma come funzionano, esattamente, questi razzi ideati da Musk? E perché sono così importanti per il futuro dell'esplorazione spaziale?
Il principio della riutilizzabilità
Tradizionalmente, i razzi spaziali sono sempre stati progettati per essere utilizzati una volta sola. In seguito al lancio, i vari stadi si separavano e cadevano nell’oceano o si disintegravano nell’atmosfera, rendendo ogni singola missione estremamente costosa (e a lungo andare controproducente). SpaceX ha invece cambiato questo paradigma, sviluppando razzi in grado di tornare sulla Terra dopo il lancio e atterrare in modo controllato, pronti per essere riutilizzati nel corso di missioni successive.
Come funziona la tecnologia di SpaceX
Il sistema riutilizzabile di SpaceX si basa principalmente su due elementi: i motori a spinta controllata e le gambe di atterraggio. In sostanza, dopo la separazione dal secondo stadio (che trasporta il carico nello spazio), il primo stadio del razzo accende i suoi motori per rallentare la discesa. Questa manovra è chiamata "burn di rientro”, e permette al razzo di orientarsi correttamente nella discesa. Allo stesso tempo, grazie a una serie di alette a griglia (grid fins), il razzo può dirigere la propria traiettoria con estrema precisione durante la sua caduta. E infine, poco prima dell’impatto col suolo, il razzo riutilizzabile di Space X riaccende i motori per un’ultima frenata, e allunga le gambe di atterraggio, posizionandosi dolcemente su una piattaforma di atterraggio sulla terraferma.
L’impatto dei razzi di Space X sulla corsa allo spazio
La possibilità di riutilizzare i razzi ha ridotto significativamente i costi di lancio. Un Falcon 9 nuovo costa circa 60 milioni di dollari, mentre un volo con un razzo riutilizzato può costare meno della metà. Questo abbattimento dei costi rende lo spazio più accessibile, ovviamente, sia per missioni scientifiche che per imprese commerciali. Inoltre la tecnologia del riutilizzo ha aperto la strada a nuove ambizioni spaziali, come il progetto Starship di SpaceX, un sistema completamente riutilizzabile destinato a portare l’uomo (presto o tardi) su Marte. Insomma, con i razzi riutilizzabili l'azienda di Elon Musk sta dimostrando che il futuro dell’esplorazione spaziale sarà sempre più economico, sostenibile e alla portata di tutti.