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Cosa bevevano gli antichi Romani al posto del caffè?
March 4, 2025 at 7:00 PM
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Oggi il caffè è un elemento imprescindibile nelle nostre diete, ma gli antichi Romani non lo conoscevano, dato che arrivò in Europa solo nel XVII secolo dall’Etiopia e dal Medio Oriente. Tuttavia, i nostri antenati avevano diverse bevande che consumavano per iniziare la giornata o per accompagnare i pasti. Ecco quali.

Il Mulsum: il vino dolce degli antichi Romani

Una delle bevande più apprezzate dai Romani era il mulsum, una miscela di vino e miele. Era servito soprattutto come aperitivo, ma alcuni lo consumavano anche al mattino per avere più energia. Il mulsum non era una semplice bevanda alcolica, ma un vero e proprio elisir, a volte arricchito anche con spezie, come cannella e zafferano.

Posca: la bevanda dei soldati e della plebe

Se i più abbienti potevano permettersi vini pregiati, la gente comune e i soldati romani bevevano invece la posca, una miscela di acqua e aceto di vino. Nonostante il sapore poco invitante, questa bevanda aveva diversi vantaggi: era economica, dissetante e grazie alle proprietà dell’aceto contribuiva a prevenire infezioni e malattie intestinali. La posca era così diffusa che anche i legionari la portavano con sé durante le campagne militari.

Vini speziati e caldi per le occasioni speciali

I Romani non bevevano mai vino puro, come facciamo noi oggi. Ma lo diluivano sempre con acqua e spesso lo arricchivano con spezie e aromi. Una delle versioni più amate era il Conditum Paradoxum, un vino speziato e dolcificato con miele, che veniva servito anche caldo, in modo simile al vin brulé di oggi.

Latte e tisane: le alternative più leggere

Sebbene meno diffuso rispetto al vino, il latte era consumato di frequente, soprattutto quello di capra e pecora. Inoltre, gli antichi Romani erano grandi estimatori di tisane e infusi a base di erbe, come camomilla, finocchio e menta, spesso utilizzati anche per le loro proprietà medicinali.

I decotti di cereali come fonte di energia

Un’ultima bevanda comune tra i Romani era il decotto di cereali, ottenuto bollendo orzo, farro o altri grani in acqua. Questo miscuglio, simile agli odierni infusi di malto, era estremamente nutriente e in grado di fornire grande energia per affrontare la giornata.

Insomma, anche senza caffè, gli antichi Romani riuscivano a cavarsela con una grande varietà di bevande, molte delle quali hanno influenzato le nostre abitudini alimentari fino ai giorni nostri.

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