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Scienza, come si sono formati gli oceani (e quanto tempo c’è voluto)
July 28, 2025 at 11:30 AM
by Redazione
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Nei suoi primi duecento milioni di anni, la Terra era una sfera infuocata, coperta da vulcani attivi che liberavano enormi quantità di vapori e gas, soprattutto vapore acqueo, anidride carbonica e azoto, nell’atmosfera primordiale. Questo processo di “degassamento” naturale, alimentato dall’attività vulcanica, continuò mentre il pianeta lentamente si raffreddava.

Solo quando la temperatura della superficie terrestre scese sotto il punto di ebollizione dell’acqua, il vapore cominciò a condensarsi e a precipitare sotto forma di pioggia torrenziale. Queste piogge durarono milioni di anni, accumulandosi nelle depressioni della giovane crosta e dando così origine ai primi mari e oceani.

L’acqua: un origine solo terrestre?

La storia non si esaurisce qui. Oltre al degassamento vulcanico, una parte consistente dell’acqua terrestre potrebbe essere arrivata da fuori, portata da comete e asteroidi ricchi di ghiaccio che bombardarono la superficie della Terra nel cosiddetto “Heavy Bombardment” tra 4,1 e 3,8 miliardi di anni fa. Gli scienziati ritengono che il contributo di questi impatti fu significativo nell’accumulo di acqua, anche se il dibattito su quanto abbia inciso rispetto ai processi interni rimane aperto.

La nascita degli oceani come li conosciamo

Man mano che l’acqua si accumulava sulla superficie, iniziò una nuova fase nella storia terrestre: la geologia modellata dalla tettonica a placche. Con la solidificazione della crosta e la sua frammentazione in zolle, la dinamica dei movimenti continentali e oceanici ha portato, dalla primordiale Panthalassa (l’oceano globale che circondava la Pangea), alla formazione degli attuali bacini oceanici. Per esempio, l’Oceano Pacifico iniziò a prendere forma già 250 milioni di anni fa, seguito dall’Atlantico circa 150 milioni di anni fa con la progressiva separazione dei continenti.

In quanto tempo si sono formati gli oceani?

Le prime masse d’acqua comparvero probabilmente 4-4,2 miliardi di anni fa, ma gli oceani veri e propri impiegarono circa 500-700 milioni di anni a stabilizzarsi. È grazie a questo immenso lasso di tempo, infatti, che l’acqua poté coprire oggi oltre il 70% della superficie terrestre, consentendo il raffreddamento globale del pianeta e la nascita stessa della vita circa 3,8 miliardi di anni fa. Gli attuali oceani, con la loro disposizione moderna, sono invece il risultato delle ultime centinaia di milioni di anni di movimenti tettonici.

Oceani: un motore della vita ancora in evoluzione

Oggi gli oceani sono fondamentali non solo per il clima e la regolazione termica della Terra, ma restano anche il luogo di maggiore biodiversità. Ed è importante ricordare che, nel ciclo geologico, anche gli oceani “nascono e muoiono”: in futuro, nuovi movimenti delle placche porteranno alla formazione di nuovi bacini, mentre quelli attuali potrebbero ridursi o scomparire, secondo quel ritmo ciclico che accompagna la storia del nostro pianeta.

In sintesi, gli oceani sono il risultato di un processo lunghissimo e complesso iniziato poco dopo la nascita della Terra: tra piogge primordiali, impatti cosmici e continui spostamenti geologici, ci sono voluti centinaia di milioni di anni per avere gli oceani come li conosciamo oggi.

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