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Termini e condizioniSviluppato da Google DeepMind in collaborazione con importanti università europee, Aeneas utilizza l’intelligenza artificiale per affrontare un compito storicamente complesso: ricostruire, datare e contestualizzare i testi iscritti su pietra, spesso danneggiati, mutilati o quasi illeggibili a causa dei secoli trascorsi.
Cos’è e come funziona Aeneas
Aeneas è una rete neurale generativa multimodale, capace di analizzare simultaneamente sia il testo trascritto sia l’immagine stessa dell’iscrizione latina. Addestrato su un enorme dataset di quasi 177.000 iscrizioni latine conservate in tre grandi database epigrafici (EDR, EDH, EDCS), il software è in grado di confrontare un frammento con migliaia di altri esempi simili archiviati, suggerendo in pochi istanti integrazioni testuali possibili, l’attribuzione geografica e la datazione.
Questo è particolarmente rivoluzionario perché il lavoro degli storici, fino ad oggi, richiedeva expertise specialistica e tempi lunghissimi per analizzare manoscritti danneggiati e documenti parziali. Oggi, invece, Aeneas permette di colmare le parti mancanti, anche quando non se ne conosce la lunghezza, e di attribuire un’iscrizione a una specifica provincia romana o a un preciso periodo storico con accuratezza superiore al 70% nei casi più complessi.
Il contributo all’archeologia e alla filologia
L’importanza di Aeneas non risiede solo nella rapidità del restauro digitale, ma anche nella capacità di individuare modelli linguistici e culturali condivisi, facilitare il confronto filologico e identificare possibili anacronismi o falsi storici. Il sistema suggerisce infatti possibili ricostruzioni, lasciando agli esperti il compito di verificarle, ed è già stato usato per riaprire dibattiti accademici su testi noti, come le Res Gestae di Augusto, individuando le principali ipotesi sulla loro datazione.
La sua natura open source e la disponibilità pubblica tramite la piattaforma “Predicting the Past” permettono a studiosi di tutto il mondo di accedere allo strumento, rendendo la ricerca epigrafica più inclusiva e collaborativa.
Un ponte tra passato e futuro
In conclusione, Aeneas segna un cambio di passo fondamentale nello studio dei reperti latini: la sinergia tra intelligenza artificiale e ricerca storica mostra come la tecnologia possa aiutare a far emergere, letteralmente, nuove pagine della storia. Gli archeologi hanno oggi a disposizione uno strumento che non solo accelera il loro lavoro, ma contribuisce ad ampliare e rendere più accessibile la comprensione della romanità e della cultura antica.