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Termini e condizioniSecondo quanto raccontato dal cardinale Ladislav Nemet, arcivescovo di Belgrado, durante una cena tra cardinali Papa Leone XIV ha spiegato di aver scelto questo nome ispirandosi direttamente a Leone XIII, autore della celebre enciclica Rerum Novarum del 1891. Questo documento è considerato una pietra miliare della dottrina sociale della Chiesa: affrontava per la prima volta in modo sistematico le questioni della giustizia sociale, dei diritti dei lavoratori, della dignità umana e del ruolo dello Stato nei conflitti tra capitale e lavoro.
Papa Leone XIV ha dichiarato di voler raccogliere questa eredità, adattandola alle nuove sfide del presente. “Oggi come ai tempi di Leone XIII c’è il problema dei posti di lavoro, perché la digitalizzazione porta a una diminuzione di mano d’opera necessaria per il lavoro”, ha sottolineato il Pontefice - come riportato di recente da Repubblica - evidenziando come la rivoluzione digitale ponga interrogativi simili a quelli che la rivoluzione industriale pose alla Chiesa e alla società a fine Ottocento. Il nuovo Papa ha quindi espresso l’intenzione di dare priorità ai temi dell’emarginazione, della giustizia, della povertà e del lavoro, in continuità ideale con il suo illustre predecessore.
Il simbolismo dietro al nome 'Leone'
La scelta del nome Leone porta con sé anche un ricco bagaglio simbolico. Nella tradizione cristiana, il leone è segno di forza, coraggio e protezione, qualità attribuite sia a Cristo – chiamato 'Leone di Giuda' nell’Apocalisse – sia a grandi figure della Chiesa, come Leone I Magno, noto per la sua fermezza nel difendere la dottrina e per aver affrontato Attila, re degli Unni. Scegliendo di chiamarsi Leone XIV, Prevost si inserisce in una lunga tradizione di Papi che hanno incarnato il ruolo di guida forte e protettiva, pronta ad affrontare le sfide del proprio tempo.
Il nome richiama anche la necessità di una leadership autorevole ma al servizio degli ultimi, come dimostrato dalla scelta di Leone XIII di avvicinare la Chiesa alle questioni sociali e al mondo del lavoro. Prevost, agostiniano come molti dei suoi predecessori, ha sottolineato l’importanza di proseguire su questa strada, in un’epoca in cui la dignità della persona e la giustizia sociale sono messe alla prova da nuove forme di esclusione e precarietà.
Un programma chiaro per il futuro
Nel suo primo incontro con i cardinali, Papa Leone XIV ha dichiarato: “Oggi la Chiesa offre a tutti il suo patrimonio di Dottrina sociale per rispondere a un’altra rivoluzione industriale e agli sviluppi dell’intelligenza artificiale, che comportano nuove sfide per la difesa della dignità umana, della giustizia e del lavoro”. Il nuovo Pontefice ha così tracciato una linea di continuità tra la missione di Leone XIII e le urgenze del presente, segnalando che il suo pontificato sarà caratterizzato da un’attenzione particolare alle questioni sociali, economiche e tecnologiche che segnano il nostro tempo.
In sintesi, la scelta del nome Leone XIV da parte di Robert Francis Prevost è un omaggio esplicito a Leone XIII e alla sua visione sociale, ma anche un segnale di coraggio e di impegno verso una Chiesa che vuole essere protagonista nelle sfide della contemporaneità, senza dimenticare la propria tradizione di servizio e di difesa dei più deboli