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Termini e condizioniIl passaggio di Roma antica dalla Repubblica all’Impero è stata una svolta storica cruciale, figlia di un progressivo accumularsi (nel corso di un intero secolo) di tensioni politiche, guerre civili e ambizioni personali, che hanno portato alla fine della Repubblica e all’ascesa del primo imperatore, Ottaviano Augusto. Ecco in breve com’è successo.
Il declino della Repubblica
Nel I secolo a.C., la Repubblica romana, fondata su un complesso sistema di bilanciamento dei poteri tra Senato, magistrature e assemblee popolari, faticava a governare un territorio ormai vastissimo. Diverse cause stavano contribuendo al disordine (interno e lungo i confini):
La fine della Repubblica e l’ascesa di Ottaviano
Il momento cruciale per Roma arriva con la dittatura di Caio Giulio Cesare (49-44 a.C.). Vincitore della guerra civile contro il rivale Pompeo, Cesare si fa nominare “dittatore a vita”dai suoi concittadini. Ma tutto quel potere, ormai privo di freni inibitori, spaventa una parte dei senatori della Repubblica, che nel 44 a.C. ordiscono una congiura per togliere di mezzo l’invincibile generale. Così nel giorno delle Idi di marzo, Cesare viene pugnalato nella curia di Pompeo da Bruto, Cassio, e decine di altri complici.
Dopo la morte del dittatore, tuttavia, il popolo si ribella (sobillato dal luogotenente di Cesare, Marco Antonio) e inizia a dare la caccia ai congiurati. Si apre così l’ennesima stagione di guerre civili, combattute tra i sostenitori di Cesare e i difensori della Repubblica. A emergere, alla fine, è la fazione di Ottaviano (figlio adottivo di Cesare) e di Marco Antonio, che in seguito danno vita al cosiddetto secondo triumvirato, unendo le forze con un'altra figura ‘minore’ del periodo, quella di Lepido (anche lui ex fedelissimo di Cesare).
Nel corso degli anni successivi, però, i rapporti tra Antonio e Ottaviano si logorano, fino a sfociare in una guerra aperta (ancora una volta combattuta tra cittadini romani). Nel 31 a.C. ha la meglio il giovane Ottaviano, che riesce a sconfiggere Marco Antonio e Cleopatra nella battaglia decisiva di Azio. Con questa vittoria, Ottaviano rimane in sostanza l’unico padrone di Roma.
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La nascita ufficiale dell’Impero romano
Nel 27 a.C. Ottaviano, ormai investito di un potere assoluto, decide di restituire formalmente i poteri al Senato. E in cambio lo stesso Senato gli conferisce ufficialmente il titolo di Augusto, segnando così l’inizio dell’età imperiale romana.
Sebbene Ottaviano Augusto abbia sempre evitato (con una certa abilità) di definirsi "re" oppure "dittatore", alla fine è riuscito a creare un sistema in cui il potere era concentrato totalmente nelle sue mani, pur mantenendo all’apparenza in vita le vecchie istituzioni repubblicane.
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