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Per cosa si vota nel referendum di giugno (e perché è importante andare)
May 12, 2025 at 7:30 AM
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I referendum di giugno 2025 affrontano questioni che riguardano da vicino la vita quotidiana di milioni di persone. Quattro quesiti sono stati promossi da sindacati e associazioni della società civile, in particolare dalla CGIL, mentre il quinto è stato proposto da +Europa e altre forze politiche e sociali. Ecco, in sintesi, su cosa si vota:

  • Reintegro in caso di licenziamento ingiustificato: si chiede di abrogare la norma del Jobs Act che impedisce il ritorno al lavoro per chi viene licenziato senza giusta causa nelle aziende con più di 15 dipendenti. Se vince il sì, il lavoratore potrà essere reintegrato dal giudice, come avveniva prima della riforma del 2015
  • Indennità nei licenziamenti delle piccole imprese: il secondo quesito mira a eliminare il tetto massimo agli indennizzi economici per i lavoratori licenziati nelle aziende con meno di 15 dipendenti. L’obiettivo è garantire un risarcimento più equo in caso di licenziamento illegittimo
  • Contratti a termine: il terzo quesito punta a contrastare l’abuso dei contratti a tempo determinato, chiedendo l’abrogazione delle norme che facilitano la proroga e il rinnovo di questi contratti, spesso utilizzati per aggirare le tutele dei lavoratori stabili
  • Responsabilità negli appalti: il quarto referendum riguarda la responsabilità solidale delle imprese committenti, appaltatrici e subappaltatrici in caso di infortuni sul lavoro. Si propone di cancellare le norme che limitano questa responsabilità, rafforzando così la tutela dei lavoratori coinvolti negli appalti
  • Cittadinanza italiana: il quinto quesito propone di dimezzare da dieci a cinque anni il requisito minimo di residenza legale in Italia per i cittadini stranieri extracomunitari che richiedono la cittadinanza italiana. Una modifica che, secondo i promotori, favorirebbe l’inclusione e il riconoscimento di chi vive stabilmente nel nostro Paese.

Perché è importante andare a votare

Partecipare al referendum di giugno è fondamentale per diverse ragioni. Innanzitutto, il referendum abrogativo è uno degli strumenti più diretti di democrazia partecipativa: permette ai cittadini di intervenire sulle leggi che regolano il lavoro, la sicurezza e i diritti civili, incidendo concretamente sul modello di società in cui viviamo. Se non si raggiunge il quorum, nessuna delle proposte potrà essere approvata, indipendentemente dal risultato delle urne.

Inoltre, i temi al centro della consultazione riguardano questioni di grande attualità: la precarietà del lavoro, la sicurezza nei cantieri, la tutela dei lavoratori più deboli e l’inclusione dei nuovi italiani. Scegliere di votare significa assumersi la responsabilità di contribuire alle regole che influenzeranno il futuro del Paese e delle prossime generazioni.

Infine, la partecipazione al voto è un diritto e un dovere civico. Andare alle urne significa difendere la democrazia e rafforzare la legittimità delle decisioni collettive. Ogni voto conta: il risultato del referendum può cambiare la vita di milioni di persone, lavoratori e cittadini, italiani e stranieri.

Come si vota

I seggi saranno aperti domenica 8 giugno dalle 7 alle 23 e lunedì 9 giugno dalle 7 alle 15. Per votare, basta presentarsi con un documento di identità e la tessera elettorale. Sulla scheda, per ciascun quesito, si potrà barrare “Sì” per abrogare la norma o “No” per mantenerla.

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