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Termini e condizioniNegli ultimi anni l'Europa sta vivendo una preoccupante "recessione democratica", un fenomeno che coinvolge da vicino diversi Paesi del Vecchio continente, compresa l'Italia. Vediamo in dettaglio di cosa si tratta.
Un panorama allarmante
Il termine "recessione democratica" si riferisce al graduale deterioramento delle istituzioni democratiche, della libertà di stampa e dei diritti civili. In Italia, questa tendenza si è manifestata attraverso un crescente controllo dei media, restrizioni ai diritti di protesta e una limitata trasparenza governativa. Tutti elementi, questi, che hanno sollevato preoccupazioni sia a livello nazionale che internazionale. E come se non bastasse, stando a un recente rapporto del Civil Liberties Union for Europe, l’Italia sarebbe tra i primi cinque Paesi che attualmente rischiano di minare (sul serio) i principi e i valori democratici.
Le cause del declino democratico in Italia
Alla base di questo declino in ‘salsa’ autocratica, divenuto più rapido con l’avvento del Governo Meloni, vi è una polarizzazione politica estrema, che ha contribuito a un clima di sfiducia verso le istituzioni e ha favorito l'ascesa di movimenti populisti. Nel frattempo, l'Italia ha vissuto anche un progressivo indebolimento del sistema giudiziario e una crescente influenza del potere esecutivo sulle istituzioni indipendenti (iniziata anni fa, ad opera dell'ex leader di Forza Italia Silvio Berlusconi).
L'impatto sui diritti civili
La crisi democratica italiana ha avuto un forte impatto anche sulle libertà civili dei cittadini, progressivamente ‘erose’ grazie a stratagemmi come la restrizione alle manifestazioni pubbliche o l'aumento della sorveglianza digitale (si veda a questo proposito il Caso Paragon). E anche la libertà di stampa, uno dei pilastri dei sistemi democratici di tutto il mondo, è stata lentamente ma inesorabilmente compromessa, con giornalisti spesso soggetti a pressioni e intimidazioni di vario genere.
A questo proposito, l'Unione Europea ha espresso più volte preoccupazione per la situazione italiana, sollecitando riforme e monitorando attentamente lo stato di diritto nel nostro Paese. Ma la risposta del Governo italiano è stata il più delle volte ambigua, sfuggente, o addirittura inesistente.
Insomma, è chiaro che il ruolo dell'Italia nella "recessione democratica" europea non è marginale. Tutt'altro. E per una volta, purtroppo, siamo davvero i primi della classe in qualcosa.