Charles Leclerc e Lewis Hamilton, due dei piloti più celebri in Formula 1, non sono soli quando scendono in pista. Ogni loro azione è il risultato di un esercito di professionisti che lavorano a tempo pieno per garantire prestazioni, sicurezza e strategia. Ma quanti sono esattamente i meccanici e gli ingegneri all'interno di un team F1?
Dimensioni dei team: da 250 a 1.200 dipendenti
Le squadre di Formula 1 variano notevolmente per dimensioni, influenzate da budget e strategie aziendali:
- Mercedes e Red Bull hanno oltre 1.000 dipendenti, con reparti dedicati a motori, aerodinamica e simulazioni
- Ferrari e McLaren hanno a disposizione circa 700-900 persone, con un focus su ingegneria avanzata e produzione interna
- Haas e Alfa Romeo (ora Sauber) hanno meno di 400 dipendenti, spesso con collaborazioni esterne per ottimizzare risorse
- Curiosità storica: nel 1994, la Ferrari aveva solo 350 dipendenti, mentre oggi le squadre top si aggirano intorno ai 1.000.
Meccanici e ingegneri: il cuore del team
Ogni squadra ha un nucleo operativo che lavora a stretto contatto con i piloti. Il nucleo comprende:
- Meccanici, che sono responsabili della manutenzione, delle soste ai box e delle riparazioni. Ogni team ne ha circa 80-100 dedicati alle auto e ai piloti
- Ingegneri, divisi in race engineer (strategia in gara), performance engineer (analisi dati) e chief engineer (sviluppo tecnico). Ogni pilota ha un race engineer personale (es: Andrea Benisi era il race engineer di Zhou Guanyu, Mark Slade di Kevin Magnussen).
Ecco un esempio concreto:
- Charles Leclerc (Ferrari) ha a disposizione un race engineer (non nominato pubblicamente), un team di 12 meccanici per le soste e decine di ingegneri che analizzano i suoi dati in tempo reale.
La coreografia dei box, 20-22 persone per ogni pit stop
Durante una sosta, ogni pilota può contare su un team di 20-22 persone sincronizzate:
- 12 meccanici per i quattro pneumatici (3 per gomma: uno svita, uno sostituisce, uno controlla)
- 2 jackmen (sollevano l’auto con martinetti idraulici)
- 2 addetti alla stabilità (mantengono l’auto in posizione)
- 1 addetto al front wing
- 1 addetto al via libera.
Curiosità: Le soste durano intorno ai 2-3 secondi, ma richiedono centinaia di prove prima di ogni GP. Mercedes e Red Bull simulano fino a 15 soste al giorno durante i test.
Dietro le quinte, come lavorano gli ingegneri
Ogni race engineer è il collegamento tra pilota e team. Si opccupa infatti di:
- Strategia: decide quando cambiare gomme o attivare il DRS, basandosi su modelli predittivi
- Comunicazione: traduce i feedback del pilota in modifiche tecniche (es: bilanciamento aerodinamico)
- Gestione crisi: gestisce situazioni impreviste, come danni alla monoposto o errori nel pit stop.
Altre curiosità sui team di Formula 1
- Il "lollipop man": un tempo segnalava al pilota quando partire dai box. Oggi è sostituito da semafori elettronici, ma il termine resta nel gergo
- Stipendi: un meccanico junior guadagna circa 30.000€/anno, mentre un race engineer senior può superare i 200.000€
- Formazione: per diventare meccanico F1, serve un diploma tecnico e anni di esperienza in serie minori (es: Formula 3).
In sintesi, Leclerc e Hamilton non sono soli: ogni loro vittoria è il risultato di centinaia di professionisti che lavorano in silenzio, tra garage e centri di simulazione. La prossima volta che vedrete un pit stop lampo, ricordatevi che dietro c’è un’orchestra di ingegneri e meccanici perfettamente sincronizzati.