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Termini e condizioniLe ragioni della scelta di Kennedy Jr.
Kennedy Jr. ha motivato la sua decisione definendola “buon senso” e “buona scienza”, sottolineando l’assenza di dati clinici sufficienti a supportare la somministrazione ripetuta di dosi booster per i bambini. Nel video social che ha diffuso, affiancato dal commissario della Food and Drug Administration (FDA), Marty Makary, e dal direttore dei National Institutes of Health (NIH), Jay Bhattacharya, ha dichiarato: “Non potrei essere più felice di annunciare che, a partire da oggi, il vaccino Covid per bambini sani e donne incinte sane è stato rimosso dal calendario delle vaccinazioni raccomandate dal CDC”.
Polemiche e critiche dalla comunità scientifica
Tuttavia, questa decisione ha suscitato un forte sconcerto e molte critiche da parte della comunità scientifica e degli esperti di sanità pubblica. I CDC, che tradizionalmente aggiornano le raccomandazioni dopo un processo di valutazione e voto da parte di un comitato di esperti, sono stati colti di sorpresa dalla comunicazione diretta e unilaterale di Kennedy, che ha bypassato il consueto iter consultivo. Fonti interne hanno riferito che l’agenzia ha appreso della decisione solo al momento della sua diffusione pubblica, generando confusione e la necessità di chiarimenti urgenti.
Gli esperti sottolineano che la vaccinazione anti-Covid ha dimostrato di essere sicura ed efficace anche per le donne in gravidanza e per i bambini, riducendo significativamente il rischio di ospedalizzazione e complicanze gravi. Studi scientifici hanno evidenziato come le donne incinte, inoltre, siano particolarmente vulnerabili a forme severe di Covid-19, e la vaccinazione offre protezione sia alla madre che al neonato. Per questo motivo, la rimozione della raccomandazione vaccinale per queste categorie è vista da molti come un passo indietro nella tutela della salute pubblica.
Il contesto vaccinale negli Stati Uniti
La decisione di Kennedy si inserisce in un contesto più ampio di riduzione delle campagne vaccinali anti-Covid negli Stati Uniti, dove la maggior parte della popolazione adulta ha ormai smesso di effettuare dosi booster, e solo una minoranza di bambini ha ricevuto le ultime vaccinazioni. Il governo statunitense ha giustificato la scelta come un allineamento con le politiche di alcuni Paesi europei, che limitano le dosi annuali solo agli anziani e alle persone con patologie preesistenti. Tuttavia, a differenza di questi Paesi, gli Stati Uniti hanno rimosso del tutto la raccomandazione vaccinale per bambini e donne in gravidanza, non solo per i richiami.
Infine, la decisione solleva anche questioni legali e assicurative, poiché la copertura vaccinale e l’accesso ai vaccini potrebbero essere influenzati da questa modifica delle linee guida ufficiali. Il dibattito tra libertà individuale, tutela della salute pubblica e ruolo delle istituzioni sanitarie rimane aperto, mentre la comunità scientifica continua a ribadire l’importanza della vaccinazione per proteggere le fasce più vulnerabili della popolazione.