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Termini e condizioniL’incertezza politica e le politiche economiche imprevedibili di Donald Trump stanno spingendo molti americani facoltosi a trasferire ingenti somme di denaro nelle banche svizzere. Questo fenomeno, già osservato durante la crisi finanziaria del 2008, si è intensificato dopo il ritorno di Trump alla presidenza nel gennaio 2025, alimentando timori di restrizioni sui movimenti di capitale e ulteriore instabilità economica. Ecco i dettagli.
La paura delle politiche protezioniste
Trump ha sempre adottato un approccio economico controverso, basato su protezionismo e tariffe elevate. Sebbene non abbia esplicitamente annunciato controlli sui capitali, il clima politico instabile e la retorica anti-globalista hanno alimentato il timore che possano essere introdotte misure restrittive per limitare i trasferimenti di denaro all’estero. Questo ha spinto molti ricchi americani, soprattutto appartenenti a famiglie democratiche o con legami internazionali, a cercare rifugio finanziario in Svizzera.
Secondo Pierre Gabris, fondatore della società di gestione patrimoniale Alpen Partners a Zurigo, negli ultimi mesi si è registrato un aumento significativo delle richieste da parte di cittadini americani interessati ad aprire conti bancari svizzeri. Molti di questi clienti provengono da ambienti internazionali e cercano sicurezza per i loro patrimoni lontano dagli Stati Uniti.
La Svizzera: un porto sicuro per il denaro internazionale
La Svizzera è da decenni sinonimo di stabilità finanziaria e sicurezza patrimoniale. Nonostante il paese abbia perso parte della sua tradizionale segretezza bancaria a causa delle normative internazionali come il Foreign Account Tax Compliance Act (Fatca), che obbliga le banche svizzere a segnalare i conti dei cittadini americani all’IRS (Internal Revenue Service), rimane una meta privilegiata per la gestione della ricchezza globale.
Le banche svizzere hanno adattato i loro servizi per soddisfare le esigenze dei clienti americani, creando entità registrate presso la Securities and Exchange Commission (SEC) degli Stati Uniti per garantire la conformità fiscale. Questo ha reso più semplice per gli americani spostare fondi in Svizzera senza violare le leggi fiscali statunitensi.
Le cifre del fenomeno
Secondo Robert Paul, co-direttore della società londinese London and Capital, negli ultimi mesi sono stati trasferiti milioni di dollari verso conti svizzeri e altre giurisdizioni offshore come Jersey e Guernsey. Solo nelle ultime settimane, cinque famiglie americane hanno spostato somme comprese tra 30 e 100 milioni di dollari ciascuna. Questi trasferimenti non riguardano solo liquidità, ma anche investimenti strutturati in trust e depositi internazionali.
Le conseguenze economiche e politiche
Questo esodo finanziario riflette una crescente sfiducia nei confronti della leadership economica americana sotto Trump. La Federal Reserve ha già rivisto al ribasso le previsioni di crescita economica degli Stati Uniti per il 2025, passando dal 2,1% all’1,7%, mentre gli investitori temono che le politiche protezioniste possano danneggiare ulteriormente i mercati azionari e i fondi pensione.
La fuga di capitali verso la Svizzera potrebbe avere implicazioni più ampie: da un lato indebolisce l’economia americana riducendo la liquidità interna; dall’altro rafforza la posizione della Svizzera come centro globale per la gestione patrimoniale, nonostante le pressioni internazionali sulla sua neutralità politica ed economica.